Casa Cesaroni

Intervista ad Elda Alvigini, star dei Cesaroni

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Zio Alvi
icon10  view post Posted on 4/2/2012, 15:06     +1   -1




Raccontaci un po’ dei tuoi esordi e di quando e come hai capito che volevi fare l’attrice?

In realtà ho iniziato per gioco con mio fratello e con le mie amiche. Inventavamo storie, cantavamo canzoni e ho avuto la grandissima fortuna di avere alle elementari una maestra che ci faceva fare le recite. Per me era il gioco più bello del mondo. Poi un giorno qualcuno mi disse: ”Guarda che da grande ti pagano per fare questo!” e mi sembrava tutto talmente strano, dal momento che mi divertivo tantissimo a recitare, e non ho avuto alcun dubbio che quello sarebbe stato il mio mestiere. Dopo ho avuto una formazione professionale di un certo tipo perché i miei genitori, pur facendo tutt’altro nella vita, erano dei grandi appassionati di arte, di teatro e di cinema. Non a caso mio fratello è montatore e siamo finiti entrambi nello stesso ramo. Diciamo che ho cominciato a sognare molto presto, poi è chiaro che non basta sognare ma dipende molto dalle circostanze che la vita ti mette davanti. A volte uno magari è bravissimo e non riesce lo stesso. Io sono stata, in qualche modo, fortunata soprattutto in un paese come l’Italia anche se ho dovuto faticare parecchio per entrare in questo mondo. Infatti, ho fatto diversi concorsi per riuscire ad entrare al centro sperimentale. Facendo l’ultimo tentativo, ci credevo talmente poco che presentai la stessa domanda di ammissione sbianchettando la data. Invece andò bene e sono anche riuscita a proseguire gli studi laureandomi in storia e critica del cinema. Diciamo che, facendo parte della generazione di ragazze cresciute guardando Flashdance, ho creduto fortemente nel mio sogno e nonostante tante porte sbattute in faccia poi è arrivata la popolarità.


Durante gli esordi hai fatto molto cinema. Quali sono le esperienze che porti nel cuore e perché?

Il primo film che ho fatto è stato La scorta, cui tengo molto perché era una storia molto divertente. Feci addirittura un provino con un giovanissimo Ferzan Ozpetek, che faceva l’assistente di Ricky Tognazzi. Fu una situazione particolare perché sostenni il provino per interpretare un altro ruolo ma non potevo interpretarlo perché ero troppo giovane. Ricky Tognazzi e Simona Izzo scrissero due battute appositamente per me poiché rimasero impressionati dal provino che feci in siciliano stretto, dal momento che lo padroneggiavo molto bene visto che mia madre è palermitana. E così aggiunsero il personaggio della pasticcera, fidanzata del personaggio che interpretava Tony Sperandeo. Poi tengo tanto a La verità vi prego sull’amore, che è stato il mio primo vero esordio al cinema come co-protagonista. Ho adorato Emma sono io. In questi ultimi due ho avuto il piacere di recitare a fianco di Pierfrancesco Favino che oggi è la nostra star nazionale. La popolarità, però, è arrivata grazie a I Cesaroni, quindi ho dovuto aspettare parecchio.


Prima de I Cesaroni hai partecipato a molte fiction. Quali ricordi con maggiore piacere?

Paradossalmente non mi ritengo molto un’attrice di fiction, visto che ho fatto pochissima televisione prima dei Cesaroni. Ricordo Tequila & Bonetti dove interpretavo l’amica di Alessia Marcuzzi con cui divideva la casa. Oltre a questo non ho fatto tanti altri ruoli in televisione. Non nego di averne rifiutati alcuni perché avevo preferito sempre il mondo del cinema. Nonostante sia legatissima ai Cesaroni devo dire che al giorno d’oggi pago un po’ il prezzo di essere diventata popolare grazie a un personaggio televisivo. Al cinema, in Italia, c’è molto snobismo riguardo la gente che viene dalla televisione dal momento che non mi fanno neanche provini perché mi ritengono troppo televisiva. Spero di tornare, al più presto, anche a fare cinema. Non vedo il perché uno non debba fare bene il suo lavoro sia in televisione che al cinema.


Dopo è arrivata l’esperienza ne I Cesaroni. Cosa ti piace di più di questa fiction e del personaggio di Stefania?

Di Stefania mi piace molto il fatto che sia il mio esatto opposto. E’ come se non fossi io. Io sono, ad esempio, una che con gli uomini subisce molto. Adoro questo personaggio che tiene sotto schiaffo il marito, che si arrabbia con lui con decisione. Per me è in un certo senso liberatorio. Mi sfogo anche io, in un certo senso, di tutte le volte che non ho avuto la forza e il coraggio di ribellarmi. Poi devo dire che riguardandomi rimango stupita e mi chiedo da dove mi venga questa energia, dal momento che non ho figli, non ho mai insegnato, non ho mai trattato così un uomo e a volte penso di essere posseduta dallo spirito di Stefania Masetti! E’ una donna che sa come fare la madre e la moglie esigente. Forse l’aspetto in cui mi ritrovo maggiormente è quello dell’amica. Ho delle amiche che sanno che possono contare sempre su di me in qualsiasi momento. Riconosco quanto sia importante un rapporto tra amiche. Per il resto mi sono ispirata alla realtà che mi circonda. E’ stato molto emozionante l’inizio visto che ero circondata da attori famosi e io avevo tanto da dimostrare. Non sapevo se mi sarei integrata bene e ho cercato di attingere molto da loro facendo il mio mestiere.


L’ultima stagione della fiction è stata un po’ anomala. Molti spettatori l’hanno accusata di essere un po’ troppo ripetitiva e anche una sorta di serie di transizione se vogliamo. Cosa pensi a riguardo?

La quarta stagione è stata deludente per tutti, anche per me come attrice perché non mi sono trovata in situazioni molto interessanti. Il 90% delle mie azioni erano state a fianco di Elena (Sofia Ricci ndr). Non essendoci lei sono stata presente molto meno che nella prima stagione. L’altro anno per me non è stato nemmeno un granché a parte quelle due bellissime puntate con Max (Tortora ndr.). Sono sicura che se mettessero più spesso me e Max insieme la gente trascorrerebbe quei momenti a ridere. Perché, se ci pensate bene, gran parte delle puntate sono focalizzate sui tre uomini da un lato e me ed Elena dall’altro. Stefania ed Ezio non hanno tantissimo spazio. Le uniche puntate in cui abbiamo avuto più spazio sono state quella sul calo del desiderio e quella in cui lo tradisco. Diciamo che mi sono divertita in queste due puntate per il resto ho aspettato la prossima. Quest’anno, infatti, sarà molto diverso.


Puoi annunciarci qualche novità della nuova stagione e nuovi aspetti che riguardano il tuo personaggio?


Come del resto saprete, tornerà Elena e sono molto contenta di ciò perché è una mia amica e con lei mi diverto tantissimo a recitare. Io deciderò, all’insaputa di mio marito, di adottare un ragazzo difficile, pensando che sia diventato delinquente a causa delle mie bocciature. Arriverà un ragazzo della stessa età di Walter ed Ezio non prenderà molto bene questa notizia dal momento che non vuole un sostituto di Walter né tantomeno un delinquente dentro casa. Questo è l’inizio di una serie di qui pro quo e situazioni imbarazzanti che ci saranno nella quinta stagione de I Cesaroni. Poi ci saranno degli special. Una puntata sarà ambientata nell’antica Roma perché Mimmo che, di fatto, è diventato un ragazzino chiede a Cesare come sono nati i Cesaroni. Poi ci saranno delle guest star importanti come Enrico Brignano, Gigi Proietti. Quest’anno la serie penso sia più accattivante e dovrebbe tornare ai livelli di comicità del primo anno, quella per cui il pubblico ci ha amato.


Se avessi potuto scegliere qualche ruolo cinematografico da interpretare quale avresti scelto e cosa ti piacerebbe fare nel futuro?

Di solito personaggi preferiti non tengo a sceglierne, perché magari puoi amare un ruolo ma avere un pessimo rapporto con il regista e il film non riesce come dovrebbe. Io penso sia importante il rapporto interumano nel nostro lavoro. L’ideale è avere un ruolo importante in cui cimentarti e un confronto importante con un regista valido, che ami questo lavoro come lo amo io perché non sempre è così. Io ho avuto la fortuna di lavorare ne I Cesaroni con dei registi eccezionali, con una qualità artistica elevatissima, che forse al cinema qualcuno non ha invece, eppure ha la fortuna di fare cinema. E così si può dire per molti colleghi attori. Ognuno di noi ha delle aspirazioni, ma penso ci sia bisogno anche di tappe intermedie. Al cinema mi piacerebbe fare un ottimo prodotto di qualità. Magari con Virzì che fa una delle migliori commedie in Italia, o con Massimiliano Bruno, che è un mio grande amico e secondo me è tra gli astri nascenti della commedia italiana. E’ un regista giovane e praticamente siamo cresciuti insieme. Conto sulle nuove leve, anche se è chiaro che se mi chiamasse uno dei nostri registi più bravi sarebbe un’esperienza interessante. Per me comunque è molto importante che si crei un’alchimia e un ottimo rapporto con il regista.


Sogni nel cassetto?


Ultimamente sono molto presa dallo scrivere. Sto scrivendo il mio spettacolo con la mia migliore amica, che è scrittrice di professione. Mi diverto molto con lei e spero di poter realizzare questo progetto, mettendolo in scena. Ora sto realizzando con un giornalista un´altra opera, spero per il cinema. Vedremo, non voglio creare troppe aspettative. I sogni nel cassetto possono, a volte, diventare causa di frustrazione perenne. Io non mi sono mai posta obiettivi impossibili per non rimanere vittima di un’insoddisfazione quotidiana, anche se ciò non vuol dire che non ci tenga a realizzarli.

fonte: www.edesubitoserial.it
 
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Epsilon
view post Posted on 6/2/2012, 18:17     +1   -1




grazie
Speriamo Elda, che tutti i tuoi progetti possano realizzarsi :iiiiiiii:
 
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1 replies since 4/2/2012, 15:06   92 views
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