Ok, il mittente non era chi sperava che fosse, era l’e-mail di una sua Amica, una di quelle catene, che diceva:
Proprio adesso
-qualcuno ti sta pensando.
-qualcuno si sta preoccupando per te.
-qualcuno sente la tua mancanza.
-qualcuno vuole parlarti.
-qualcuno vuole stare insieme a te.
-qualcuno spera che tu non sia nei guai.
-qualcuno vuole tenerti la mano.
-qualcuno spera che tutto ti vada per il meglio.
-qualcuno vuole che tu sia felice.
-qualcuno vuole farti un regalo.
-qualcuno pensa che tu SIA un regalo.
-qualcuno ti ama.
-qualcuno ammira la tua forza.
-qualcuno ti pensa e sorride.
-qualcuno desidera essere lì con te
Una di quelle catene da inviare “a chi ritieni Amico”, era carina, ma per lei ogni singola frase, ogni singola parola –letta con i suoi occhi, gli occhi dell’Amore- portavano un nome: quello di Marco.
Marco stava pensando a lei. Marco si stava preoccupando per lei. Marco sentiva la sua mancanza. Marco voleva parlarle. Marco voleva stare insieme a lei. Marco sperava che non fosse nei guai. Marco voleva tenerle la mano. Marco sperava che tutto le andasse per il meglio. Marco voleva che lei fosse felice.
Marco voleva farle un regalo. Marco pensava lei fosse un regalo. Marco la amava. Marco ammirava la sua forza. Marco la pensava e sorrideva. Marco desiderava essere lì con lei.
Succede a volte che –senza saper come, senza saper perché- ti trovi a fare delle cose che mai pensavi avresti fatto…come se la Mente smettesse per un attimo di pensare e dicesse al Cuore: va’, fai quel che devi fare.
Senza sapere come, senza sapere perché, si ritrovò con il cellulare in mano, a chiamare lui, senza far sapere che era lei (benedetto “anonimo”!) e continuò…
Mentre il cellulare squillava, mise su una canzone e aspettò che lui rispondesse.
“Pronto? Pronto? Pronto? Ma chi è?”
La sua voce. Di nuovo. Dopo tre anni. Non riusciva a dire nulla. Era come pietrificata. Sguardo sognante, ma al contempo triste nel vuoto. E quella voce. Di nuovo. Ma proprio quando stava per dire: “sono io!”, lui iniziò a parlare.
“Senti Aurora, te l’ho già detto: non potrà mai esserci nulla tra noi! Io con l’Amore ho chiuso. Per cui smettila di aspettarmi sotto casa, smettila di inviarmi e-mail e di chiedere notizie a mia sorella! Rassegnati! Non ti ho mai promesso nulla! Hai fatto tutto tu…per me sei una buona Amica. Non di più! Per cui, fuori c’è un bel sole, esci, divertiti con le tue Amiche, magari trovi davvero l’uomo della tua Vita. Non sono io quello giusto per te perché non sono giusto nemmeno per me stesso!”
Lui chiuse la chiamata. Lei guardò il telefono e tornò a sedersi a terra.
Mise via quelle vecchie foto, tranne una. Si alzò, mise il cappotto e fece come lui le aveva detto: fuori c’era un bel sole, uscì, ma non con le sue Amiche, non per divertirsi, ma per riflettere.
Un giro nel centro storico di Urbino. Una foto in tasca non ancora tirata fuori. I pensieri che affollavano la mente. Un Cuore che batteva troppo forte. E un’Anima. Ancora in cerca della sua metà perfetta.
Hai chiuso con l’Amore? Perché? Vorrei rivederti. Non ho il coraggio. Mi pensi ancora? Non proferir parola. Mi basta un cenno. Un sì o un no. Perché ancora non mi hai cercato? Sai dove trovarmi. Perché hai cancellato quel passato che io tanto cerco di mantenere vivo? Cos’è di noi? Dei giorni trascorsi all’ombra di un Amore desiderato, cercato, scovato? Dove sei? Con chi sei? Hai davvero chiuso con l’Amore? E un altro anno sta per iniziare. Mancano 10 giorni e il 2011 passerà il testimone al 2012. Anno nuovo. Vita vecchia. Senza te. Di nuovo. Tra un po’ tornerò. Tu non ci sarai. E il nuovo anno arriverà tra un soffio di vita e una caduta. Tra desideri finalmente cacciati via.. e urla contro una caffettiera nel cielo. Tra un ritorno ed il passato. Tra un punto e un accapo. Tra una Roma da ritrovare, una valigia di sempre uguale a sempre, le stesse persone e te da cercare ovunque. Tra te che non hai più ricevuto mie notizie e me che non ti ho dimenticato nonostante tutto, nonostante tu non lo sai. Tra calde serate d'estate trascorse sotto le stelle di una notte di Luglio mai dimenticata e giornate d'inverno che le hanno congelate. Tra la me di prima e la me di ora. Tra chi sorge e chi si sente dimenticato. Tra una classe e un’aula. Tra un liceo e un’università. Tra un ciondolo e un altro. Tra un punto e una virgola. Tra una nota ed una battuta. Tra definite confusioni e indefinite certezze. Tra silenzi che non so rompere e verità che non so svelare, ma non per questo mentire.
Arriverà tra tutto questo il nuovo anno. Si farà un po’ di spazio in più se quello che ho provato a esistere non basta. Verrà nello spazio di nessuno, giusto a metà tra i nostri “ti amo” urlati nel silenzio dell’Anima e i nostri silenzi taciuti nel rumore dei passi di ogni giorno. Ci insegnerà il colore del ricordo, la tecnica migliore per restaurarlo.. ci darà la bacchetta magica giusta per ridargli un senso… in mezzo a queste pagine stirate in ricerca di presente. Però darà dolcezza al ricordo che chiede di restare tale…e ci darà una tela sulla quale pasticciare. Sulla quale dipingere un Amore mai dimenticato e sempre vivo. Le sento passeggiare nel cuore silenziose
come le rose le rime fioriscono in te
Mi son' detto un poeta non scrive soltanto per sé
c'è qualcosa che arriva di notte e poi spinge l'inchiostro
puoi trovare un senso nascosto
una porta che si apre al confine tra sogno e realtà
Ma il futuro è già in viaggio incurante del nostro rumore
orizzonti crollati negli occhi di chi guarderà
quella luna su quel mare lontano
dove i sogni ora attendono chi liberarli potrà
E mi troverai, se vorrai sai dove cercarmi
e mi troverai nell'azzurro al tramonto sui campi
e mi troverai dentro di te
E ho messo le parole ad asciugare al sole
come se il vento potesse portarle da te, ora che
comincia a farmi male la nostalgia che ho
per quello che ora rivivere non è possibile
e non dirmi poi che sarebbe lo stesso
c’è qualcosa di te che oramai è già parte di me
E mi troverai, se vorrai sai dove cercarmi
finché un giorno poi capirai che le cose che cerchi
le hai lasciate qua dentro di me
Le sento passeggiare nel cuore silenziose
come le rose le rime fioriscono in te, ora che
ho messo le parole ad asciugare al sole
come se il vento potesse portarle da te