Per tutto il tempo Eva aveva cercato di capire qualcosa circa la sorpresa di Marco, ma tutto quel che aveva potuto sentire era una conversazione tra lui e Walter. Era più o meno così:
Walter: Allora? Tutto pronto?
Marco: Tutto come i piani!
Walter: Vorrei avere io idee geniali come te!
Marco: Ma noi siamo braccio e mente, no?
Walter: E bé, certo, da sempre e per sempre!
Marco: A proposito, braccio, con la torta?
Walter: Don’t worry, baby, è tutto a posto!
Marco: Oh, grazie pisellò!
Walter: Ma che grazie?!? Gli Amici servono anche a questo!
Era arrivata l’ora della torta. Dopo infiniti lenti e balli vari, tra risate e portate, ora tutti gli invitati, insieme agli sposi dovevano uscire fuori per il taglio della torta. Doveva esserci soprattutto Eva. Il vero motivo di quella torta tagliata fuori era lei.
Era ormai sera. E Cassiopea e Orione, l’Orsa minore e l’Orsa maggiore, insieme a quella stella luminosa e grande che splende ogni sera ai piedi della Luna, vegliavano ormai sulla Terra, sugli Amori nuovi e quelli vecchi, tra le sorprese e le promesse. Tutto era pronto. Quella sorpresa preparata in una settimana con l’aiuto di tutti, stava per compiersi sotto lo sguardo attento di Eva e quello soddisfatto di Marco.
Tutto era pronto. Mancava l’avviso di Walter.
Walter: Amici miei, so che vorreste uccidermi perché è il 14 Febbraio e noi stiamo qui fuori a mangiare questa torta. Mia moglie è la prima a volermi sparare. Non la biasimo. Però, oltre il freddo e le minacce della mia amata moglie, c’è l’Amicizia. Insomma, non so’ bravo con le parole. Guardate e capite.
Da lontano si sentì una voce.
“Amata mia” è così che comincia la canzone che vorrei dedicarti dopo queste parole. Amata mia, è così che mi piace chiamarti. Amata mia. È difficile guardare nei tuoi occhi. Riesco solo a perdermi nelle profondità dei tuoi abissi lucenti. E ogni volta che mi perdo, non posso far altro che amarti. Mia dolce amata. Solo una settimana fa ti ho visto percorrere una strada difficile. Un altro scontro tra noi. Perché non esiste Amore senza lacrime. Ti ho visto aprire una porta. Bella. Più del sole e della luna. Donna. Ho visto davanti ai miei occhi la donna della mia Vita. Ti ho visto e ho pensato: ma cosa aspetti ancora? Guardala, è lei! È tua. Per sempre. Sei tu. Acqua nel deserto. Fuoco che mi scalda. Aria che dà Vita. Sole che illumina. Sei l’incanto e la follia. Il desiderio e la passione. La dolcezza e la tenerezza. Sei mia. Sono tuo. È la nostra Vita. Non c’è nessun’altra per me. Non c’è nessun altro per me. Sei il pezzo che completa il mio puzzle. Sei tu. La mia donna. La donna che amo. Immensamente. Oltre tutto e tutti. Oltre gli ostacoli e le gelosie. Oltre l’invidia e la cattiveria. Ci siamo noi. Abbiamo attraversato le tempeste e gli uragani. Abbiamo lottato per vedere di nuovo il sole. L’arcobaleno ci sembrava lontano a volte. Ma ce l’abbiamo fatta. Siamo l’uno per l’altra. E non è follia. È verità. È eternità. Io e te, sotto un Cielo di Stelle, con l’Amore che si diffonde tutto intorno e nel Cuore la Gioia di fondere le nostre Vite. Guarda in Cielo. La luna e le Stelle sono mie complici, sapranno parlarti meglio di me.
Tutti alzarono il naso all’insù, mentre la stessa voce di prima cantava la più dolce dichiarazione d’Amore.
Amata mia, deve essere cambiato il tempo
perchè nel mio giardino sboccia
una rosa.
averti qui
è più di quello che aspettavo
è più del giorno che sognavo
e sognavo...
tu fai a me quello che il sole ha fatto a lei
t'amo e temo, temo e t'amo
come un suono che se spegni resta lì
poi perdono e poi tremo
quando sa di assenza tutto attorno a me.
Farò di te, l'indirizzo del mio cuore,
farò con te il sesso mai provato,
farò di te eternità...
Amata mia,
sei fuoco in un camino spento,
sei acqua quando ho tanta sete,
sei una rosa..una rosa.
Non c'è amore che non viva un pianto,
non c'è.. mai un inverno, e nessun'ombra fermerà questo mio vivere di te,
mai una morte, mai un dolore,
mai nessuno, mai nessuno più così
Avrò con te, l'intesa mai raggiunta,
avrò con te una vita di traguardi,
avrò con te...eternità!
E chissà l'eternità, cosa ci riserverà,
quanto ci regalerà, quanto poi ci toglierà...
avrò occhi da bambino e un aeroplano per volare
e un'altra rosa da guardare...
Un cameriere giunse da Eva. Le diede un bicchiere pieno di champagne e con –sul fondo- un anello.
Eva vide il bicchiere, ignorò l’anello. Guardò verso Marco. Era in un angolo. Appoggiato ad una colonna, con in una mano un altro bicchiere e l’altra mano nella tasca. Lo alzò per salutare Eva e sorrise. Un rumore distolse Eva dallo sguardo magnetico di Marco.
Fuochi d’artificio. Tanti. Poi. Una scritta riempì il Cielo. “Eva ti amo”. Senza punti. Senza esclamazioni. “Eva ti amo” infinito come il Cielo. Come quell’Amore che li aveva portati lontano e li aveva poi aspettati al varco. E come una mamma li aveva presi per mano, fino a condurli sotto quel Cielo di Febbraio vestito di tutto punto che aveva accolto quelle semplici parole. Parole dipinte con Silenzi e Luci.
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Se finora sono stata soddisfatta, questa volta son proprio delusa...lo immaginavo diversamente...vabbé, son na schiappa...
Grazie a tutti voi che perdete tempo a leggermi
Ezio....
nn può stare zitto...?? ed eva...
