Casa Cesaroni

Tra mille foto impolverate, il tempo di un ricordo

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mariaM
view post Posted on 6/1/2009, 00:19     +1   -1




oh mio dio!! chi non sogna una cosa del genere?? eva scappa da lui,che aspetti!!!!!!!
 
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GODAJ
view post Posted on 6/1/2009, 01:28     +1   -1




Speriamo non se lo beva quell'anello.....se no altro che fuochi d'artificio!! :D
a parte gli scherzi e l'evidente fenomeno telepatico....magnifico!!Mi è sembrato di vederlo quel cielo....la luna i fuochi le luci.... di setirle quelle parle dolcissime....complimenti davvero!!!
 
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klarettta
view post Posted on 6/1/2009, 12:37     +1   -1




:uumm: :uumm: :uumm: :uumm: :uumm: :uumm:
Splendido capitolo! Senza parole....
:uumm: :uumm: :uumm: :uumm:
 
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verdi88
view post Posted on 6/1/2009, 13:06     +1   -1




:*clapping*::*clapping*::*clapping*: complimenti ;)
 
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La7
view post Posted on 6/1/2009, 23:09     +1   -1




Tutti restarono con lo sguardo fisso verso il Cielo a vedere i fuochi d’artificio. Incantati. Stupiti. Dalle parole. Dai fuochi. Alice guardò Eva sognante, sorrise e le si avvicinò.

Alice: Sorella, ma che aspetti? Va’ da lui! E attenta a non bere…troppo!

Eva guardò sua sorella e le sorrise teneramente, poi osservò il bicchiere e vide l’anello. Si stupì. Sorrise. Bevve tutto, tranne l’anello, e –lentamente- andò da Marco, ancora immobile, attenta a non farsi vedere.

Eva: Grazie…per lo spumante! Era ottimo!
Marco: Son felice che ti sia piaciuto…lo spumante!
Eva: Stavolta mi hai stupito…
Marco: Bene…pensavo di dover rincorrerti per forza intorno ad un tavolo per farti felice…
Eva: Sai cosa intendevo prima…
Marco: Sì, lo so che sei gelosa…
Eva: Sì, è vero. Lo sono. Senti, ma…io questo anello ancora non l’ho provato…potrebbe anche non andarmi…

Marco sorrise. Eva lo prese per mano e lo condusse dentro, in quel posto vuoto, solo per loro. Sorrideva. Sorrideva forte Eva. Si sentiva amata.
Una volta dentro, Marco prese in mano l’anello, si inginocchiò. Erano da soli. Finalmente. In realtà, tutti erano con il naso spiaccicato vicino alle finestre per vedere quella scena. Forse la più romantica dell’intera giornata.

Marco: Mi chiedi di stupirti, mi chiedi di essere con te tutto quel che sono, nella mia completezza, mi chiedi Amore, mi chiedi tenerezza. Mi chiedi l’Anima, il Cuore, la mente. Ti stupisco: sposami. Ti offro me stesso. Tutto. E ti dedico una frase di Flaubert: “Lascia che ti ami a modo mio, secondo il mio essere, coi segni originali che conosci. Non forzarmi mai, farò tutto” sperando che tutto ciò possa bastarti a farti capire quel che provo in questo momento. Per farti comprendere tutto il mio Amore per te, spero basti una Vita vissuta insieme. Eva, vuoi sposarmi?

Eva sorrise, accarezzò il viso di Marco, poi si inginocchiò davanti a lui.

Eva: Sì. Ti dico sì oggi e per tutti gli altri giorni della mia Vita. Prima pensavo a noi, a tutto quello che abbiamo vissuto. Ho trovato una frase che sembra scritta per noi. “E io che intesi quel che non dicevi, m’innamorai di te perché tacevi.” Sono gelosa. Estremamente gelosa. Ho paura che qualcun’altra sappia capire i tuoi Silenzi e innamorarsi di te. Ho paura di perderti. Vorrei –e intendo per sempre- guardare nei tuoi occhi e sapere esattamente quel che pensi. Senza parole inutili. Come ora. Ti guardo e so che mi ami. E m’innamoro ancor di più dei tuoi silenzi. Voglio sposarti, Marco. Perché tu sei Tu.

intrecciarono le loro mani, baciandosi, su quel pavimento gelido, con i loro Cuori bollenti. Dopo un po’ si staccarono. Fronte contro fronte. Sorridevano. Si amavano.

Marco: Ho voglia di fare l’Amore con te, qui, adesso.
Eva: Amore, anch’io. Ha ragione Withman: “Eravamo insieme, tutto il resto del tempo l’ho scordato.” È il giorno di Walter e Carlotta. E poi ti confesso una cosa.
Marco: Cosa? Non vuoi?
Eva: Non voglio? Amore, queste non sono domande da farsi. Non farti vedere, ma sono tutti attaccati ai vetri per vedere qualcosa. Tu capisci che fare l’Amore adesso non sarebbe la cosa migliore.
Marco: Infarto generale?
Eva: Voglio arrivare viva e con tutta la famiglia al matrimonio.
Marco: La famiglia…
Eva: Cosa?
Marco: Spero non rompano…
Eva: Per stasera non voglio pensarci! Stasera dobbiamo festeggiare!
Marco: A casa?
Eva: No! Ho un’idea migliore!

Fuori era tutto un vociare tra “che dicono?” “toglietevi di lì” “fammi un po’ di spazio” “non vedo niente!”. Avevano visto tutto. Capito nulla. Per fortuna.
E cosa importava a quei due ragazzi innamorati dei pareri degli altri? C’erano loro. C’era l’Amore. Non c’era bisogno di altro. Perché l’Amore è tutto. L’Amore è ciò che li aveva fatti correre per tanto tempo. Mille volte –lontani- si erano chiesti se esistesse davvero, poi bastava chiudere gli occhi e far tornare indietro quel tempo che corre come treni impazziti. Erano ogni volta tornati indietro a quella sera alla macchinetta, alla prima volta a teatro, agli sguardi e ai sorrisi. E la risposta era sempre la stessa. “L’Amore c’è: è lei.” “L’Amore c’è: è lui.” E avevano lottato contro il mondo per stare insieme. Non si erano arresi alle ipocrisie e alle menzogne. E se a volte avevano scelto di seppellire i loro sentimenti, l’Amore tornava ad esplodere nei loro occhi. Silenzi e tormenti. Lacrime e preghiere. Dolori e sgomenti. Poi le solite domande e le solite risposte: “...e di noi, di questo Amore, che resterà? La nostalgia di un bacio non dato, il rimpianto di un "ti amo" taciuto, la certezza che oggi ti amo più di ieri...” fino a quel giorno. Lui davanti alla porta di lei. Scambiarsi la pelle per tutta la notte. Beffarsi di quel tempo e di quel mondo che li avevano separati. Perché ieri –come oggi- oltre tutto e tutto ci sono loro. Avevano imparato a disegnare con sogni e ricordi i giorni ancora da Vivere.

L'amore fa l'acqua buona
fa passare la malinconia
crescere i capelli l'amore fa
l'amore accarezza i figli
l'amore parla con i vecchi
qualcuno vuole bene ai piu' lontani
anche per telefono
l'amore fa guerra agli idioti
agli arroganti pericolosi
fa bellissima la stanchezza
avvicina la fortuna quando puo'
fa buona la cucina
l'amore e' una puttana
che onora la bellezza
di un bacio per regalo

cose che fanno ridere
l'amore fa
cose che fanno piangere

l'amore fa begli gli uomini
sagge le donne
l'amore fa
cantare le allodole
dolce la pioggia d'autunno
e vi dico che fa viaggiare, si'
illumina le strade
fa grandi le occasioni
di credere e di imparare

cose che fanno ridere
l'amore fa
cose che fanno piangere

fa crescere i gerani e le rose
aprire i balconi
l'amore fa
confondere le citta'
ma riconoscere i padroni
l'amore lo fa
aprire bene gli occhi
amare piu' se stessi
l'amore fa bene alla gente
comprendere il perdono
l'amore fa.


___________________________________________________________________
Scusateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!
Chiedo scusa per questo capitolo privo di azione e abbastanza scontato. Capitolo di transizione? No, capitolo alquanto schifoso uscito in un momento di blocco totale.
Chiedo venia!
:kiss: a tutti! :D
 
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GODAJ
view post Posted on 6/1/2009, 23:20     +1   -1




Io non ti scuso per niente...non ci penso proprio..sarebbe come darti ragione...e non ce l'hai....ma per niente!!!!!

:AAAA: :AAAA: :AAAA: :AAAA: :AAAA: :AAAA: :AAAA: :AAAA:

Se tu eri in blocco questa meraviglia chi l'ha scritta? Bork?! Dico sul serio...ho avuto la pelle d'oca...mi hai rapito e buttato in balia di mille emozioni....è stato bellissimo!!!tu si che ci sai fare cara mia....e poi la canzone finale....con quella mi hai proprio invitato a nozze!!! :D :kiss:
 
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patrolina
view post Posted on 6/1/2009, 23:22     +1   -1




Privo di azione?
Non è azione provocare sensazioni che ti lasciano un sorriso sognante mentre leggi capitoli così belli?
E' stupendo Lia...
Complimenti!
 
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PlanetExpress
view post Posted on 7/1/2009, 10:23     +1   -1




bravissima!!!!!!!!!!!
 
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DolceLora
view post Posted on 7/1/2009, 12:01     +1   -1




...recuperati gli ultimi capitolibeh,che dire..se non che sei magnifica,le emozioni che mi provochi si avvicinano molto alla magia!
 
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verdi88
view post Posted on 7/1/2009, 13:41     +1   -1




CITAZIONE
Scusateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!
Chiedo scusa per questo capitolo privo di azione e abbastanza scontato. Capitolo di transizione? No, capitolo alquanto schifoso uscito in un momento di blocco totale.
Chiedo venia!
a tutti!

no comment -_-
---> :*clapping*::*clapping*::*clapping*:
 
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klarettta
view post Posted on 7/1/2009, 14:18     +1   -1




:uumm: :uumm: .uumm: :uumm: Allora se questo un kapitolo di blocco, non mi immagino gli altri. Splendido, senza parole :uumm:. Poesia, bella la dichiarazione di Marco, quella di Eva, tutto era magico e perfetto. :uumm: :uumm:
Continua kosì!
:kiss: TvB
 
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best93
view post Posted on 7/1/2009, 15:08     +1   -1




STUPENDOOOOOOOOOO!!!!
 
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mars22
view post Posted on 7/1/2009, 22:06     +1   -1




capitolo skifoso e scontato????
ma ke dici lia!!!!!!!!!!!!
è semplicemente stupendo!!!
ricco di emozione e d'amore...x sempre
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un capolavoro... image
 
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La7
view post Posted on 8/1/2009, 21:45     +1   -1




Una chiave sfilata dal mazzo la mattina prima, ora fremeva nella tasca del cappotto. Ogni tanto lei frugava in quella tasca per controllare che ci fosse ancora, che non fosse volata via. Era lì, sempre lì, pronta ad aprire una porta. La porta di una casa che li avrebbe accolti per quella notte. Le giornate sembrano non passare mai quando attendi qualcosa con impazienza. Quella giornata piena di Emozioni sembrava non terminare più. Le foto. I ritardi. La celebrazione. Le altre foto. Il pranzo. I lenti. La torta. E poi altre foto. Chiacchiere con gente che forse non avrebbero mai rivisto e con chi avrebbero incontrato di nuovo la mattina successiva. Parole. Parole inutili. Parole lunghe. “Un altro minuto”. Un’eternità. Poi insieme. In macchina. In quella di Eva. In quella di Marco. Un “seguimi” e subito in viaggio. Sorprese a distanza. Canzoni dedicate alla stessa frequenza. E poi finalmente. Casa. Un’altra casa. La casa del segreto. Per un bacio sulla bocca. Per una notte da Vivere. Per una promessa da suggellare. Per un sogno da trasformare in realtà.
Sorrisi. Sorprese. Lei tra le braccia di lui. Un bacio lasciato lì, tra un “ti amo” ed un sorriso.

Marco: Siamo insieme, voglio dimenticare tutto il resto del tempo.

Lei sorrise. Un bacio. La sua mano tra i suoi capelli. Una mano dietro la schiena. Perdersi in quel bacio. E poi candele da accendere. Vestiti da togliere. Amore da inventare.

Eva: Amore!
Marco: Cosa?
Eva: Abbiamo dimenticato una cosa importante!
Marco: Cosa?
Eva: Di chiedere a Walter e Carlotta di farci da testimoni!
Marco: Proprio ora dobbiamo pensarci?
Eva: E sì, dobbiamo fare una lista…ascolta…

Eva parlava, contava sulle mani. Marco sorrideva, fingendo di ascoltarla. Continuava a baciarla e tentava di zittirla. Nessun risultato. Le cingeva i fianchi con le braccia. Le dava dolci baci sulle guance, poi sulle labbra. Nulla. Era un fiume in piena. Non riusciva a farla tacere.

Eva: Guarda! Guarda che bello l’anello!
Marco: Lo so, lo so, l’ho scelto io!
Eva: Tu sei pazzo! Chissà quanto avrai speso! E poi la data…non abbiamo ancora scelto la data! Io penso…
Marco: Eva! Eva basta!
Eva: Che c’è?
Marco: Amore, è da mezz’ora che parli mentre io cerco inutilmente di farti tacere…
Eva: Scusa…è che sono emozionata!
Marco: Ora posso parlare io?
Eva: Dimmi tutto…
Marco: Ascolta…

Marco diede un bacio ad Eva. Un bacio leggero sulle labbra.

Marco: Capito?
Eva: Credo di no. Forse dovrai ripetere…

Un altro bacio. “ora meglio”. Bacio. “Un po’ di più. Ma non mi è chiaro tanto bene.” Bacio. E poi giacche tolte. Camicia adagiata sul pavimento. Un percorso di scarpe, vestiti, borsa, calze. Tutto sparso. Fino a quel letto. Baci. Baci. Baci. Carezze. E il modo più dolce per spiegare un Amore che aveva i sapori dell’ineffabilità e dell’Eternità. Scambiarsi la pelle. Sfiorarsi le Anime. Baciarsi i Cuori. Sintonizzare le menti. Desiderare di restare lì.
La mattina successiva, il sole accarezzava i loro corpi intrecciati. Amore. Amore si leggeva in quella strana posa. Comoda. Perché quando si ama, tutto sembra fantastico. Fare a gara a chi si sveglia prima per restare a guardare l’altro. E fare colazione. Mordere una fetta biscottata. Sorseggiare un caffè. Giocherellare con un fiore. E raccontarsi il futuro. Che raccontare il futuro non è facile. È più facile inventarlo. Ma quando si ama, il futuro si conosce. Eva sapeva che il suo futuro si chiamava Marco. Poteva disegnarlo ad occhi chiusi. Marco sapeva che il suo futuro si chiamava Eva. Poteva cantarla senza voce.

Come saprei
capire l'uomo che sei
come saprei
scoprire poi
le fantasie che vuoi
io ci arriverei
nel profondo dentro te
nei silenzi tuoi
emozionando sempre piu'
Come saprei
stupire l'uomo che sei
quando sta li
e non sai
che voli prendere
come saprei
richiamare gli occhi tuoi
nei silenzi tuoi
emozionando sempre piu'
nel mondo che
solitudini ci da
perche' non resti
un po con me
come saprei
amarti io
nessuno saprebbe mai
come saprei
riuscirci io
ancora non lo sai
io ci mettero'
tutta l'anima che ho
quanta vita sei
da vivere adesso
come saprei
io vorrei che fosse
gia' pelle
il contatto che c'e'
io vorrei che fossero stelle
ogni volta con te
Come saprei
amarti io
nessuno saprebbe mai
come saprei riuscirci io
ancora non lo sai
io ci mettero'
tutta l'anima che ho
quanta vita sei
da vivere adesso
come saprei
Quanto amore c'e'
pronto a scoprire in me
quanta vita sei
da vivere adesso
solo adesso
come saprei
come saprei



 
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best93
view post Posted on 8/1/2009, 21:56     +1   -1




:AAAA: :AAAA:
 
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