Tutti restarono con lo sguardo fisso verso il Cielo a vedere i fuochi d’artificio. Incantati. Stupiti. Dalle parole. Dai fuochi. Alice guardò Eva sognante, sorrise e le si avvicinò.
Alice: Sorella, ma che aspetti? Va’ da lui! E attenta a non bere…troppo!
Eva guardò sua sorella e le sorrise teneramente, poi osservò il bicchiere e vide l’anello. Si stupì. Sorrise. Bevve tutto, tranne l’anello, e –lentamente- andò da Marco, ancora immobile, attenta a non farsi vedere.
Eva: Grazie…per lo spumante! Era ottimo!
Marco: Son felice che ti sia piaciuto…lo spumante!
Eva: Stavolta mi hai stupito…
Marco: Bene…pensavo di dover rincorrerti per forza intorno ad un tavolo per farti felice…
Eva: Sai cosa intendevo prima…
Marco: Sì, lo so che sei gelosa…
Eva: Sì, è vero. Lo sono. Senti, ma…io questo anello ancora non l’ho provato…potrebbe anche non andarmi…
Marco sorrise. Eva lo prese per mano e lo condusse dentro, in quel posto vuoto, solo per loro. Sorrideva. Sorrideva forte Eva. Si sentiva amata.
Una volta dentro, Marco prese in mano l’anello, si inginocchiò. Erano da soli. Finalmente. In realtà, tutti erano con il naso spiaccicato vicino alle finestre per vedere quella scena. Forse la più romantica dell’intera giornata.
Marco: Mi chiedi di stupirti, mi chiedi di essere con te tutto quel che sono, nella mia completezza, mi chiedi Amore, mi chiedi tenerezza. Mi chiedi l’Anima, il Cuore, la mente. Ti stupisco: sposami. Ti offro me stesso. Tutto. E ti dedico una frase di Flaubert: “Lascia che ti ami a modo mio, secondo il mio essere, coi segni originali che conosci. Non forzarmi mai, farò tutto” sperando che tutto ciò possa bastarti a farti capire quel che provo in questo momento. Per farti comprendere tutto il mio Amore per te, spero basti una Vita vissuta insieme. Eva, vuoi sposarmi?
Eva sorrise, accarezzò il viso di Marco, poi si inginocchiò davanti a lui.
Eva: Sì. Ti dico sì oggi e per tutti gli altri giorni della mia Vita. Prima pensavo a noi, a tutto quello che abbiamo vissuto. Ho trovato una frase che sembra scritta per noi. “E io che intesi quel che non dicevi, m’innamorai di te perché tacevi.” Sono gelosa. Estremamente gelosa. Ho paura che qualcun’altra sappia capire i tuoi Silenzi e innamorarsi di te. Ho paura di perderti. Vorrei –e intendo per sempre- guardare nei tuoi occhi e sapere esattamente quel che pensi. Senza parole inutili. Come ora. Ti guardo e so che mi ami. E m’innamoro ancor di più dei tuoi silenzi. Voglio sposarti, Marco. Perché tu sei Tu.
intrecciarono le loro mani, baciandosi, su quel pavimento gelido, con i loro Cuori bollenti. Dopo un po’ si staccarono. Fronte contro fronte. Sorridevano. Si amavano.
Marco: Ho voglia di fare l’Amore con te, qui, adesso.
Eva: Amore, anch’io. Ha ragione Withman: “Eravamo insieme, tutto il resto del tempo l’ho scordato.” È il giorno di Walter e Carlotta. E poi ti confesso una cosa.
Marco: Cosa? Non vuoi?
Eva: Non voglio? Amore, queste non sono domande da farsi. Non farti vedere, ma sono tutti attaccati ai vetri per vedere qualcosa. Tu capisci che fare l’Amore adesso non sarebbe la cosa migliore.
Marco: Infarto generale?
Eva: Voglio arrivare viva e con tutta la famiglia al matrimonio.
Marco: La famiglia…
Eva: Cosa?
Marco: Spero non rompano…
Eva: Per stasera non voglio pensarci! Stasera dobbiamo festeggiare!
Marco: A casa?
Eva: No! Ho un’idea migliore!
Fuori era tutto un vociare tra “che dicono?” “toglietevi di lì” “fammi un po’ di spazio” “non vedo niente!”. Avevano visto tutto. Capito nulla. Per fortuna.
E cosa importava a quei due ragazzi innamorati dei pareri degli altri? C’erano loro. C’era l’Amore. Non c’era bisogno di altro. Perché l’Amore è tutto. L’Amore è ciò che li aveva fatti correre per tanto tempo. Mille volte –lontani- si erano chiesti se esistesse davvero, poi bastava chiudere gli occhi e far tornare indietro quel tempo che corre come treni impazziti. Erano ogni volta tornati indietro a quella sera alla macchinetta, alla prima volta a teatro, agli sguardi e ai sorrisi. E la risposta era sempre la stessa. “L’Amore c’è: è lei.” “L’Amore c’è: è lui.” E avevano lottato contro il mondo per stare insieme. Non si erano arresi alle ipocrisie e alle menzogne. E se a volte avevano scelto di seppellire i loro sentimenti, l’Amore tornava ad esplodere nei loro occhi. Silenzi e tormenti. Lacrime e preghiere. Dolori e sgomenti. Poi le solite domande e le solite risposte: “...e di noi, di questo Amore, che resterà? La nostalgia di un bacio non dato, il rimpianto di un "ti amo" taciuto, la certezza che oggi ti amo più di ieri...” fino a quel giorno. Lui davanti alla porta di lei. Scambiarsi la pelle per tutta la notte. Beffarsi di quel tempo e di quel mondo che li avevano separati. Perché ieri –come oggi- oltre tutto e tutto ci sono loro. Avevano imparato a disegnare con sogni e ricordi i giorni ancora da Vivere.
L'amore fa l'acqua buona
fa passare la malinconia
crescere i capelli l'amore fa
l'amore accarezza i figli
l'amore parla con i vecchi
qualcuno vuole bene ai piu' lontani
anche per telefono
l'amore fa guerra agli idioti
agli arroganti pericolosi
fa bellissima la stanchezza
avvicina la fortuna quando puo'
fa buona la cucina
l'amore e' una puttana
che onora la bellezza
di un bacio per regalo
cose che fanno ridere
l'amore fa
cose che fanno piangere
l'amore fa begli gli uomini
sagge le donne
l'amore fa
cantare le allodole
dolce la pioggia d'autunno
e vi dico che fa viaggiare, si'
illumina le strade
fa grandi le occasioni
di credere e di imparare
cose che fanno ridere
l'amore fa
cose che fanno piangere
fa crescere i gerani e le rose
aprire i balconi
l'amore fa
confondere le citta'
ma riconoscere i padroni
l'amore lo fa
aprire bene gli occhi
amare piu' se stessi
l'amore fa bene alla gente
comprendere il perdono
l'amore fa.
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Scusateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!
Chiedo scusa per questo capitolo privo di azione e abbastanza scontato. Capitolo di transizione? No, capitolo alquanto schifoso uscito in un momento di blocco totale.
Chiedo venia!
a tutti!